E quanti viaggi misteriosi, ermetici ed affascinanti affrontiamo ogni notte! I sogni sono a tutti gli effetti dei viaggi fuori dal mondo e dentro di noi. Sono stati interpretati nelle diverse culture, dalla religione e dalle nuroscienze.
Le emozioni che provi sono per lo più un gioco di piste neuronali. Il nostro cervello ci costringe ad essere le abitudini che siamo. Con esercizi opportuni, si possono sradicare i meccanismi e impiantarne di altri.
La ricerca del piacere è un meccanismo di cui la natura ha bisogno per la sopravvivenza della specie: un uomo curioso amplia il proprio territorio, acquisisce conoscenze, indaga, cresce.
C’è un motivo fisiologico molto preciso, legato alla costituzione del cervello, che causa il malessere dilagante legato all’urbanizzazione selvaggia. Paghiamo a caro prezzo, in termini di benessere psicologico, l’esserci agglomerati in megalopoli innaturali. Il nostro cervello è fatto per gestire la dimensione della tribù.
Il caffè e il cacao sono vere e proprie medicine: permettono di modificare le proprie percezioni. Cosa è meglio bere per il proprio benessere? Il caffè, droga del capitalismo, che ci vuole sempre iperattivi, o il cacao, cosiddetta bevanda degli dei?
Siamo sempre certi di poter fare quello che desideriamo, o talvolta le abitudini che non riusciamo a modificare prendono il sopravvento su di noi?
Di come l’esperimento Libet degli anni 80 determina che siamo meno liberi di quanto crediamo nell’agire i nostri comportamenti.
RIVISTA APERIODICA
DI VIAGGI INTERIORI
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